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Notizie generali
La Parrocchia Santa Maria Mediatrice è la comunità parrocchiale della diocesi di Roma che appartiene alla prefettura XV del settore Est, nel quartiere Prenestino Labicano (tra Via Prenestina e Via Casilina), affidata alla cura pastorale dei Padri Missionari Monfortani (Congregazione della Compagnia di Maria).
Un po’ di storia
Il luogo attuale della struttura parrocchiale fu inizialmente un complesso abitativo con un villino costruito negli anni Venti del XX sec. che serviva come residenza nella disponibilità dell’Ambasciata di Francia ospitando alcuni uffici diplomatici.
Alla fine degli anni Venti, il governo francese cedette il villino con il terreno circostante ad una comunità di Monache Carmelitane Scalze francesi, che trasformarono il luogo in un Monastero detto di “Riparazione” a Torpignatara.
È in quel periodo anche l’arrivo delle Suore di san Paolo di Chartres che nel luglio 1930 aprirono il loro primo convento accanto al Monastero.
A causa della massiccia urbanizzazione del posto, che condizionava il clima del silenzio e di preghiera, le monache carmelitane lasciarono il monastero nel 1949 quando diviene la casa della comunità dei Missionari Monfortani e centro di pubblicazioni teologiche mariane.
Il 22 febbraio 1953 ci fu la posa di prima pietra della nuova chiesa, e con il decreto del 23 marzo 1953 diviene “Vice Cura” intitolata alla Beata Vergine Maria Mediatrice di tutte le grazie, ricevendo l’autonomia pastorale sul territorio. La chiesa fu benedetta il 18 luglio 1953 dal cardinale vicario Clemente Micara.
Dal 1956 al 1960 furono anni di grande attività pastorale sul territorio che portarono alla costituzione della Parrocchia con il decreto del 30 marzo 1960 con il titolo Santa Maria Mediatrice. Il primo parroco fu padre Tarcisio Miotti, monfortano. Per 29 anni i padri monfortani animarono la comunità parrocchiale facendola diventare una comunità viva e attiva sul territorio.
Il 1 ottobre 1989 i padri monfortani lasciarono la parrocchia affidandola alla diocesi che ricevette anche una variazione nella delimitazione territoriale con nuovi confini fino ad oggi vigenti.
La parrocchia è stata guidata dal clero diocesano fino al 1998 quando venne affidata di nuovo ai religiosi.
Il 15 febbraio 1998 furono presentati alla comunità parrocchiale i Missionari di san Carlo (Scalabriniani) che guideranno la parrocchia fino a 2003. In quegli anni fu costituita la Missione con cura d’anime per i Migranti latinoamericani con un proprio cappellano.
Dopo gli scalabriniani, dal 1 agosto 2003, la parrocchia venne affidata alla Società di Cristo per gli Emigrati della Polonia. Essi curarono la parrocchia fino al 2008. I religiosi polacchi lasciarono la parrocchia che ritornò ad essere affidata nuovamente al clero diocesano il 21 giugno 2008 nella persona di don Carlo Giannini. Don Carlo fu parroco fino ad ottobre 2015 quando è stato sostituito da don Nello Luongo.
Nel 2018 fu nominato parroco don Benoni Ambarus, già responsabile della Caritas diocesana, che dopo sarà nominato vescovo ausiliare della diocesi di Roma.
Nel 2019 i padri missionari costituiscono di nuovo la comunità religiosa nella nuova casa in Via Cori 18/A, e vista la loro presenza gli viene chiesto di prendere nuovamente la cura pastorale della parrocchia. La parrocchia ritorna così ad essere affidata ai padri monfortani e il 15 ottobre 2019 viene nominato parroco padre Gianangelo Maffioletti che fu parroco fino al settembre 2022.
Il 1 ottobre 2022 viene nominato nuovo e attuale parroco padre Kristijan Zlender, incaricato di occuparsi della cura pastorale della parrocchia insieme al suo collaboratore padre Sergio Gaspari.
Oltre la chiesa parrocchiale sita in Via Cori 4, come luogo sussidiario del culto, vi è anche la Cappella presso le Suore Riparatrici del Sacro Cuore, in via Isabella de Rosis 4, frequentata dai parrocchiani che abitano in Via di Acqua Bullicante.